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Prevenzione psicologica

La prevenzione psicologica è un intervento che si pone l'obiettivo di prevenire l'insorgenza del sintomo, di un disturbo, di un disagio psicologico e/o sociale. In letteratura conosciamo tre tipi di prevenzione: Primaria che attraverso le attività di promozione del benessere e della salute, ha lo scopo di ridurre al minimo il rischio di insorgenza; Secondaria che interviene prontamente sul problema manifestato al fine di ridurne gli effetti negativi; Terziaria è relativa alla prevenzione delle complicanze e alla riduzione del rischio di ricadute.

Consulenza psicologica

La consulenza psicologica (chiamata anche counseling) si pone l'obiettivo di definire e comprendere un disagio manifestato da una singola persona, da una coppia oppure da una famiglia.  Questo tipo di intervento, non terapeutico, consiste in un numero limitato di incontri con lo psicologo. Il primo incontro è un momento di conoscenza e di analisi della domanda. Lo scopo principale è quello di conoscere , a grandi linee, la persona che si ha davanti e il problema che l'ha spinta a chiedere una consulenza psicologica. Gli incontri successivi, in linea di massima tre o quattro, sono dedicati alla valutazione del problema e alla condivisione di un progetto di intervento. L'analisi della domanda e la valutazione psicodiagnostica dello psicologo possono far evolvere la consulenza psicologica in un percorso di sostegno oppure, qualora necessario, l'invio ad altro specialista competente in materia (psichiatra, neuropsichiatra, ecc.). La consulenza psicologica può essere richiesta per:

Disagio individuale (stress, difficoltà a raggiungere i propri obiettivi, problemi relazionali).

Difficoltà o disturbi sessuali;

Difficoltà nelle funzioni genitoriali.

Psicodiagnosi

La diagnosi psicologica è composta da un'insieme di tecniche, procedure e conoscenze che hanno l'obiettivo di descrivere, definire ed ipotizzare il funzionamento mentale di un individuo. Quindi, il compito dello psicologo che effettua una diagnosi è quello di definire il funzionamento di una persona per mezzo della descrizione delle dinamiche comportamentali che comprendono sia il suo vissuto che le sue relazioni. Gli strumenti utilizzati nella psicodiagnosi sono:

 Il colloquio nelle sue varie declinazioni in relazione al contesto di riferimento (colloquio clinico in riferimento all'ambito clinico oppure il colloquio motivazionale in ambito lavorativo e così via).

Interviste semi strutturate, test proiettivi, questionari e scale self report.

Il processo di valutazione psicologica è molto importante visto che permette di ampliare la nostra visione e la nostra conoscenza sul disagio psichico e fornisce consigli e direttive sul percorso clinico da intraprendere per affrontare e superare il disagio. Per formulare una corretta psicodiagnosi sono necessari almeno quattro o cinque incontri.  







Abilitazione/Riabilitazione psicologica

L'abilitazione e la riabilitazione psicologica hanno l'obiettivo di favorire l'acquisizione, lo sviluppo ed il potenziamento di una o più funzioni. Questi interventi vengono messi in atto quando in una persona alcune abilità vengono compromesse (come nel caso delle demenza ecc.) oppure non si sono sviluppate in modo adeguato in modo adeguato in relazione all'età. 

"Sono numerosi gli studi che dimostrano l'efficacia degli interventi di riabilitazione cognitiva; gli effetti positivi sono comprovati sia sul paziente, con miglioramento del funzionamento cognitivo e dei disturbi del comportamento" (Mapelli et al, 2013), "sia sul caregiver, riguardo alla qualità della vita e alla sfera relazionale" (Orgeta et al, 2015). E' molto importante evidenziare che sia l'abilitazione che la riabilitazione sono interventi che hanno in comune l'apprendimento. Ad esempio, nel caso di una persona che ha perso l'uso della parola in seguito ad un trauma cranico, attraverso la riabilitazione, possiamo reinsegnare a comunicare nuovamente. Oppure, nel caso di una signora affetta da demenza senile, si può reinsegnare o consentire di poter rifare la pasta fatta in casa e altre attività fatte in precedenza.

Orientamento psicologico

L'intervento di orientamento ha lo scopo di aiutare la persona a prendere decisioni. E' uno strumento di fondamentale importanza per affrontare qualsiasi cambiamento, che sia dopo le scuole medie e superiori oppure nella scelta del percorso lavorativo. Lo psicologo non ha il compito di fornire consigli ma bensì mettere la persona nelle condizioni di poter trovare dentro di sé la scelta più appropriata.  Riassumendo, la persona viene guidata ad assumere una maggiore consapevolezza in sé stessa, definire i reali obiettivi, analizzare le opportunità professionali, assumere responsabilità nelle proprie scelte. Alla fine del percorso di orientamento, la domanda: cosa vorresti fare da grande? diventa un'occasione per ascoltare sé stessi e sviluppare le proprie potenzialità.

"Qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro, sei autorizzato e direi incoraggiato, a sottoporla ad un continuo esame, pronto a cambiarla, se non risponde più ai tuoi desideri" - Rita Levi Montalcini.


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