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Sono il Dott. Michele Loia, la laurea Magistrale in Psicologia si origina dalla mia forte passione e curiosità dimostrata fin da adolescente verso questa disciplina. Sono stato abilitato alla professione di psicologo presso l'Università di Napoli Federico II, sono iscritto all'Albo degli Psicologi del Lazio ed  esercito la libera professione nella città metropolitana di Roma e on-line. L'approccio di riferimento che preferisco è quello sistemico-relazionale. Elaboro percorsi pensati su misura dello stato d'animo e di eventuali disagi psicofisici di passaggio o cronici, stabilendo un percorso coerente con le necessità della persona, sia per tempi che per modalità. Il mio intervento si basa sull'ascolto attivo e non giudicante, sull'empatia e sulla collaborazione tra paziente e terapeuta con l'obiettivo di favorire il superamento dei momenti di difficoltà, disagi oppure disturbi psicologici quali ansia, stress, problemi sessuali, problemi di relazione, elaborazione del lutto. 

L'approccio Sistemico fu formulato da un biologo austriaco di nome Ludwig von Bertalanffy. Il suo utilizzo nelle scienze umane  fu introdotto a partire dagli anno '40 grazie al lavoro di Gregory Bateson e gli studiosi della scuola di Palo Alto, approfondendo in particolar modo l'ambito psicologico e della comunicazione. 

L'approccio Sistemico - Relazionale postula che, per definire fenomeni complessi (come le comunicazioni interpersonali e familiari oppure il comportamento umano) sia di fondamentale importanza indagare le relazioni tra gli elementi di quel fenomeno ed il contesto nel quale questo avviene. I singoli elementi , che costituiscono il sistema, vengono studiati ed esaminati in un momento successivo. 

Esempio: Nel contesto familiare, utilizzare un approccio sistemico - relazionale significa non considerare i singoli soggetti (madre, padre, sorelle, fratelli, zii) in maniera separata, ma come parte di un sistema aperto ed in continua evoluzione non prevedibile. In questo quadro generale, un improvviso disagio manifestato da uno dei componenti della famiglia verrà considerato come un messaggio, una comunicazione di difficoltà all'interno delle relazioni con un sistema complesso.


"Un uomo che cammina non è mai in equilibrio, ma corregge continuamente il suo equilibrio" Gregory Bateson


Le mie pubblicazioni

Sono coautore di una pubblicazione scientifica dal titolo "L'inclusione lavorativa delle persone con disabilità: recenti itinerari di ricerca", in Vinci F., “L'inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva. Itinerari di ricerca e buone pratiche”, Vannini editoria scientifica, (2021). 

Sono fiero di aver dato un contributo prezioso verso un tema molto delicato ma, a volte sottovalutato, come quello dell'inclusione lavorativa.

Abstract: Garantire il diritto al lavoro a una persona con disabilità intellettiva è possibile? - Muovendo dalla condivisione di questa domanda il volume intreccia due piani di costruzione del discorso pubblico sull’inclusione lavorativa: il piano dei ricercatori universitari, nello specifico psicologi e sociologi, e il piano dei testimoni privilegiati, genitori, imprenditori, colleghi di reparto che hanno affrontato e che affrontano quotidianamente “il problema” dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva.

Dall’intersezione di questi due piani emerge la possibilità di una nuova conoscenza del tema, multifocale e dialettica, generata dall’identificazione di dimensioni teoriche particolarmente promettenti, dalle riflessioni sui risultati più significativi di alcune ricerche empiriche, dall’esplorazione di buone esperienze di inclusione. L’analisi si configura come una critica construens utile per osservare, da prospettive differenti, le fragilità di alcune disposizioni legislative nazionali e l’ambivalenza delle loro possibili interpretazioni professionali e, al tempo stesso, per analizzare i meccanismi generativi di contesti lavorativi inclusivi.

http://www.anffas.net/it/news/16852/collana-anffas-uno-per-tutti-tutti-per-uno-nuova-pubblicazione/






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